Popolo

Popolazione

Djibouti ha una popolazione di circa 900000 abitanti. La popolazione locale è cresciuta rapidamente nella seconda metà del XX secolo, passando da poco più di 70.000 persone nel 1955 a circa 870.000 nel 2015.

È un Paese multietnico: i due gruppi principali sono i somali (60%) e gli Afar (35%). Il restante 5% della popolazione del Djibouti è composto principalmente da arabi yemeniti, etiopi ed europei (francesi e italiani). Circa il 76% dei residenti locali abitano nelle città, soprattutto in Djibouti, la capitale; la restante parte, invece, è composta soprattutto da pastori.

Djibouti è, inoltre, una nazione multilingue. La maggior parte dei residenti locali parla somalo e afar come prime lingue. Le lingue ufficiali, invece, sono l'arabo e il francese.

Per quanto riguarda la religione, circa il 94% della popolazione è musulmana, mentre il restante 6% cristiana.

Bandiera

La bandiera del Djibouti esprime al meglio le caratteristiche del Paese, in particolare la sua multietnicità. Il colore degli Issa, un sottogruppo dei Somali, è l’azzurro, a richiamare il mare e il cielo, mentre quello degli Afar il verde, simboleggiante prosperità. Il triangolo, invece, raffigura l’eguaglianza e il bianco la pace. La stella, infine, rimanda all’unità, mentre il rosso all’indipendenza.

Questa bandiera si basa sul disegno dello stemma utilizzato dal Fronte di liberazione della costa dei Somali, un'organizzazione alleata della Lega per l'indipendenza del popolo africano. Fu adottata ufficialmente il 27 giugno 1977, in corrispondenza del raggiungimento dell'indipendenza.

Bandiera del Djibouti jorono / Pixabay License

Storia

La storia del Djibouti è iniziata svariate migliaia di anni fa. Le prime testimonianze che ci dimostrano quando questo territorio iniziò a essere abitato risalgono al Neolitico. Sono stati trovati resti di ceramiche, vari utensili, ma soprattutto delle pitture rupestri. Da queste ultime, si può dedurre come giraffe e antilopi fossero delle vere prelibatezze per l’epoca. A essere sinceri, chi non vorrebbe assaggiare una gustosa bistecca di un animale alto anche 5 metri?

La prima menzione del Djibouti risale al XXV secolo a.C. Probabilmente, nel suo territorio vi era situata la zona conosciuta dagli antichi Egizi come Punt, che molto modestamente significa “Terra di Dio”. A quanto pare, già all’epoca questa piccola striscia di territorio aveva qualcosa di affascinante. Tra questi due popoli, nel corso dei secoli, si intrattennero proficui rapporti commerciali.

Per vari secoli la storia rimase in questi termini (o comunque non vi accadde nulla di troppo importante), finché non iniziò a diffondersi l’Islam. La più antica moschea risale al VII secolo. Verso il IX secolo nacque il sultanato di Adal. Alcuni secoli dopo, intorno alle 1300, il controllo passò al sultanato di Ifat.

Il tempo continuò a scorrere. I Francesi scoprirono l’esistenza del Djibouti. E di conseguenza, il loro interesse per questo territorio aumentò, anche perché si trovava vicino al Canale di Suez, appena realizzato. Verso la fine del 1800 questa zona diventò la Somalia francese.

Il Djibouti divenne una repubblica indipendente solamente nel 1977, in seguito a numerosi referendum in cui vennero sospettati brogli. Ma i problemi non finirono così. Si ebbe successivamente una guerra civile, la cui pace venne firmata nel 2000. Ancora oggi, però, le tensioni non sono finite.

Governo

Attualmente, il Djibouti è una repubblica semi-presidenziale: il potere esecutivo spetta al governo centrale, mentre quello legislativo al governo e all’Assemblea Nazionale Djiboutiana. Le relazioni esterne sono gestite dal Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale di Djibouti. Questo stato mantiene stretti legami con i governi della Somalia, dell’Etiopia, della Francia e degli Stati Uniti. Le relazioni con l’Eritrea sono tese a causa delle rivendicazioni territoriali sulla penisola di Ras Doumeira. Dagli anni 2000, i legami con la Cina sono stati rafforzati. Il Djibouti è, inoltre, un partecipante attivo negli affari della Lega Araba e dell’Africa Africana.

Economia

L'economia del Djibouti è ampiamente concentrata nel settore dei servizi. Le attività commerciali ruotano attorno alle politiche di libero scambio del paese e alla posizione strategica come punto di transito del Mar Rosso. A causa delle piogge limitate, frutta e verdura sono le principali colture di produzione, mentre gli altri prodotti alimentari vengono importati. Anche il denaro derivato dall’hosting di basi straniere è importante per l’economia di questo stato. La valuta monetaria è il franco del Djibouti.

Franco del Djibouti Rawlan1998 / CC BY-SA