Turismo

Visti e viaggi

Per entrare in Djibouti è necessario il visto. Tale documento va richiesto in un'ambasciata o in un consolato djiboutiano o, nel caso in cui nel proprio Paese non ve ne siano, in uno francese.

L'aeroporto internazionale Djibouti (JIB) collega il Djibouti con Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. Ha anche voli per Etiopia, Eritrea, Somalia, Tanzania, Egitto, Madagascar, Arabia Saudita, Oman e Yemen. Daallo Airlines (D3), con base in Air France e Djibouti, opera voli per Parigi. L'aeroporto si trova circa 5 km a sud della città.

Attrazioni

Il Djibouti ha iniziato ad accettare turisti da altri Paesi non molto tempo fa, quindi questo luogo non è ancora fortemente affollato e ci si può godere il ​​silenzio e la natura pittoresca. Grandi vulcani, laghi cristallini, magnifiche vallate e altro ancora vi permetteranno di immergersi in un'atmosfera che sembra uscita da un film di fantascienza su Marte. Le persone che amano il riposo in spiaggia apprezzeranno sicuramente la costa spaziosa priva di bagnanti che vagano senza una meta. Gli appassionati di immersioni subacquee ameranno certamente la bellezza della vita sottomarina locale e la possibilità di nuotare niente meno che con gli squali balena!

Lago di Assal

Lago di Assal Fishercd / Public domain

Il lago di Assal è un lago che si trova nel triangolo di Afar e con i suoi 155 metri sotto il livello del mare rappresenta il punto più basso del continente africano. La profondità massima delle sue acque è inferiore ai 20 metri, ma gran parte del suo fondale è ricoperto di sale per centinaia di metri. La sua salinità è così elevata che supera di ben 10 volte quella del mare. Questo fenomeno, unito alle elevate temperature della zona, provoca una rapida evaporazione delle acque. Un fenomeno simile, ma con salinità ancora maggiori, si può ritrovare in Antartide nel lago don Juan. Il lago di Assal non ha emissari e l'immissario principale è rappresentato dall'acqua marina che filtra dal terreno attraverso falde sul breve istmo che lo separa dal mare.

Tutt’intorno, il paesaggio ha un fascino inquietante. Le saline si estendono a perdita d’occhio, circondate da un panorama brullo e inospitale. Mille sfumature rendono questo lago unico al mondo. Dal turchese delle acque che lambiscono le rive al blu intenso delle aree più profonde, fino allo scintillante bianco della luce del sole che colpisce i depositi di sale e al nero dei sedimenti lavici che circondano la zona. Il cuore del Djibouti è uno dei luoghi più desertici del pianeta, tanto che vi abitano solo i nomadi Afar. Questa popolazione, abituata a spostarsi in groppa ai cammelli, sopravvive grazie all’estrazione e al commercio del sale; il lago di Assal, perciò, è una grande fonte di approvvigionamento.

Lago Abbé

Lago Abbé Rolf Cosar / CC BY

Il lago Abbé, al confine tra Djibouti e l’Etiopia, è uno specchio d’acqua salata. Raggiungibile attraverso le vaste distese di argilla bianca del Petit Barra e del Grand Barra, è circondato da un paesaggio distopico. A nord si intravede un vulcano inattivo alto mille metri, mentre a sud si estende una piana di sale larga oltre 10 chilometri. Le attrattive sono infinite, ma le più spettacolari sono i cristalli di sale e le incrostazioni di gesso di mille colori tra sorgenti calde gorgoglianti. Ma nulla può superare i bizzarri camini calcarei simili a ciminiere naturali, alti fino a 50 metri, che emettono vapore geotermico.

Offre alla vista una tale varietà morfologica e geologica da togliere il fiato: acqua ad alta concentrazione salina, guglie e pinnacoli di sedimenti calcarei dalle forme surreali, depositi di gesso dai colori magici, circondati da sorgenti sulfuree, e lo spettacolo di una miriade di fenicotteri rosa che si radunano all’alba.

Nell’ambiente primordiale del lago Abbé è stato girato nel 1968 il film di fantascienza "Il pianeta delle scimmie".

Day Forest National Park

Day Forest National Park Jean François Turpin / Public domain

Il Day Forest National Park è situato sulle montagne Goda del Djibouti. Insieme al Monte Mabla, questo parco nazionale è una delle due aree rimanenti di foresta chiusa dello stato ed è quella di dimensioni maggiori. Viene, infatti, protetta un'importante isola bochiva in un mare di semi-deserto; la vegetazione diventa più abbondante con l'altitudine. Buona parte degli uccelli che abitano in questa zona non sono presenti all’esterno del Djibouti. Qui, inoltre, vi è anche un raro serpente.

La foresta nel suo insieme è stata sottoposta a una minaccia ambientale a lungo termine: l'88% della Day Forest è andata perduta negli ultimi due secoli e oltre il 20% del danno è avvenuto negli ultimi 50 anni.

Le isole dei Setti Fratelli e il Golfo di Tadjoura

Squalo balena Abe Khao Lak / CC BY-SA

Le isole dei Sette Fratelli, chiamate anche Sawabi, sono uno dei luoghi perfetti per le immersioni subacquee in Djibouti. L’arcipelago è di per sé una catena di sei isole vulcaniche; il “settimo fratello” non è un’isola, bensì una collina vulcanica. Le isole sono situate in prossimità dello stretto di Bab El-Mandeb, appena a sud dell’ingresso del Mar Rosso. Queste isole disabitate sono collegate dalla barriera in cui si possono ammirare meravigliosi giardini di corallo; qui si trovano anche molte specie pelagiche come carangidi giganti, mante, mobule e dentici.

Da metà ottobre a febbraio il plancton fiorisce nella baia del Golfo di Tadjoura e anche la probabilità di incontrare uno squalo balena aumenta notevolemente, seppur essi posano essere visti tutto l’anno.

Djibouti city

Moschea di Hamoudi Tyke / CC BY-SA

Per concludere questo breve tour, non ci si può non soffremare sulla città da cui deriva il nome stesso dello stato.

Tra i luoghi di interesse più famosi è assolutamente da sottolineare il mercato Le Marshe Central. Qui i visitatori possono acquistare vari prodotti, tra cui un'ampia scelta di frutti di mare e frutta esotica.

L'edificio più bello e su larga scala di Djibouti è il Palazzo del Presidente che può essere visto nella parte centrale della città. È stato costruito nel periodo coloniale; la piazza di fronte al palazzo offre una vista meravigliosa sulla parte centrale della città.

Camminando lungo un pittoresco marciapiede si può raggiungere il quartiere portuale, dove sono tradizionalmente attraccati splendidi yacht bianchi come la neve.

Un'altra fantastica struttura, situata nel centro della città, è l'Acquario tropicale, dove si può trovare un'ampia selezione di creature sottomarine.

Merita di essere visitata anche è la moschea di Hamoudi, costruita nel 1906. L'edificio, dipinto di un colore bianco candido, sembra modesto, ma allo stesso tempo molto maestoso. È costruito in modo tale che, anche al culmine di una giornata calda, al suo interno si conserva una piacevole freschezza. Molti elementi dell'antica moschea rimangono nella loro forma originale dopo oltre cento anni, tra cui grandi finestre decorate con reticoli intagliati.

Vaccini

Per poter viaggiare in Djibouti in piena sicurezza, è necessario essere vaccinati per le seguenti malattie: epatite A, epatite B, tifo, febbre gialla, rabbia, meningite, poliomielite, morbillo, parotite, rosolia, varicella, tetano, difterite, pertosse, herpes zoster, polmonite e influenza.

Anche se recentemente non si sono più avuti casi di colera, nel passato vi sono state varie epidemie in Djibouti. È ancora un rischio per coloro che viaggiano in questo Paese che, perciò, possono richiedere tale vaccino.

Anche il Djibouti è stato colpito dall'attuale epidemia di coronavirus. Cliccare qui per i dati aggiornati.